Racconti di viaggio. Intervista a Dario e Paolo gemelli giramondo.

Indice

Racconti di viaggio. Negli anni 80′ significava una noiosa serata passata tra filmini e diapositive. Oggi che il mondo è super connesso i viaggi si raccontano con un post su Facebook o una foto su Instagram. Ma dimentichiamo che i social ci mostrano solo la punta dell’iceberg. Ho deciso quindi di incontrare Paolo e Dario, amici con cui condivido la passione per il basket (sempre da avversari), per il Napoli e per i viaggi.

Ho provato a mettere a nudo i  loro segreti ed i motivi  che hanno portato alla scelta di questo stile di vita.Una piccola intervista di quindici domande che vi farà conoscere meglio i gemelli giramondo. Non vi resta che leggerla!

Allora eccoci, qui. Aiutiamo da subito i lettori. Presentatevi brevemente e date, a chi ancora vi confonde, un vostro tratto distintivo.

Paolo: “Premessa: voglio che si sappia che tra i due sono io il “vero” viaggiatore” (ride). Ad oggi posso definirmi un travel addicted. Ho cominciato a viaggiare all’età di 13 età e praticamente, non mi sono più fermato. Ho sviluppato una sorta di dipendenza dai viaggi, quasi come se fossero una droga. Non riesco a non pensare alla prossima meta!”

Dario: “Riconosco che la passione per i viaggi mi è stata trasmessa da Paolo che ha cominciato prima di me a girare per il mondo. Quello che mi preme e dare a tutti un consiglio su come riconoscerci. Io ho il piercing sulla lingua. Se proprio non volete guardarmi in bocca, ricordatevi che Paolo ha 3 nei sul sopracciglio sinistro”

Sfatiamo subito un mito: non siete ricchi. Cosa fate quando non viaggiate?

Paolo: “Questo è un argomento chiave. La gente ci ferma chiedendoci se abbiamo vinto il Superenalotto oppure il “Turista per sempre”. Assolutamente no. Siamo entrambi dipendenti (Paolo in Accenture e Dario in ENI, ndr) con stipendi nella media. Semplicemente abbiamo fatto una scelta. Spendere i nostri soldi per viaggiare.”

Dario: “Esatto! Le persone tendono a vedere solamente la punta dell’iceberg, ma dietro ci sono tanti sacrifici e tante rinunce. Una maglietta non firmata, un auto più piccola ed economica, un sabato sera a casa. Oggi il mondo è alla portata di tutti. Qualsiasi metà è raggiungibile con meno di quanto si possa pensare. E’ tutta una questione di priorità!”

Quando avete deciso di cominciare a viaggiare con continuità.

Paolo: “Come ti dicevo prima, ho cominciato a viaggiare all’età di 13 anni. Era una piccola vacanza con amici a Paestum, poi Rimini ed Otranto. A 18 anni sono cominciati i primi viaggi fuori dall’Italia. La prima volta in aereo è stata per andare a Barcellona ad arbitrare un torneo di basket. Poi i primi viaggi europei anche e sopratutto per seguire il Napoli in trasferta. Non ho deciso nel vero senso del termine; diciamo che le cose si sono evolute in modo naturale e graduale. Ho cominciato a fare viaggi 3/4 volte all’anno fino ad arrivare agli ultimi due anni in cui posso dire di aver viaggiato almeno una volta al mese.”

Trasferta Napoli in Europa League

Dario: “Il mio percorso è stato simile. Tuttavia, a me il lavoro rende le cose un po’ più difficili. Non ti nego che non riesco a tenere gli stessi ritmi di Paolo. Il primo viaggio in aereo è stato nel 2013 destinazione Berlino. A 23 anni era la prima volta che salivo su un aereo ed è subito nato un feeling particolare con questo mezzo di trasporto. Ad oggi riesco a viaggiare tra le quattro e le cinque volte in un anno.”

Trasferta San Siro – Milano

 “Come fate?” è la domanda più gettonata sui vostri profili social. Allora a nome di tutti vi chiedo: come fate?

Paolo: “La mia testa è entrata in un meccanismo che mi porta a guardare sempre oltre. Ho le prossime cinque mete già decise e prenotate. Lavorando su turni appena ho due giorni liberi disponibili provo ad incastrare un viaggio. Ci sono state volte che sono atterrato a Napoli mezz’ora prima di cominciare a lavorare. E’ una questione di organizzazione. Se vuoi, puoi!”

Dario: “Non esiste nessuno segreto se non la volontà di fare una cosa, lo spirito di adattamento ed il sacrificio.”

Saint Patrick’s Day – Dublino

 Vi ritenete turisti o viaggiatori.

Dario: “Viaggiatori senza dubbio!”

Poi Paolo mi fa leggere una frase a riguardo: “Il turista sa quello che farà. Il viaggiatore non sa quello che gli aspetta

Il segreto per godersi al massimo un viaggio di pochi giorni.

Dario: “Non poltrire. Sei in un posto che forse non rivedrai più in vita tua. Vivete la città, vivete la gente del posto e camminate fino ad avere le bolle sotto ai piedi!”

Paolo: “In ogni caso è sempre meglio organizzare prima un itinerario, ma senza che diventi troppo un vincolo. Quindi, organizzate pure, ma principalmente siate flessibili.”

Il parco di Schönbrunn
Vienna – Parco Schönbrunn

 In quale città che avete visitato vi piacerebbe vivere?Perché?

Dario: “Amsterdam a mani basse. Si respira libertà nel modo di pensare e nel modo di fare. Nessuno è mai di corsa. Un altro pianeta.”

Paolo: “Ti avrei detto Berlino fino a qualche tempo fa. Però è da qualche tempo che ho un debole per le città scandinave Oslo, Stoccolma e Copenaghen. Se dovessi sceglierne una in cui vivere sarebbe la capitale danese.”

Racconti di viaggio. Una vostra disavventura.

Si guardano e sorridono. Poi all’unisono: “Lo scorso capodanno a New York!”

New York Knicks @ Madison Square Garden

 

Dario: “Avevamo bisogno di un viaggio curativo. Dopo essere stati a Cuba tutto aveva un sapore diverso. Eravamo afflitti da “cubanite” (senso di inadeguatezza e infelicità che colpisce chi è di ritorno dall’isola). L’unica medicina era programmare un viaggio che fosse in cima alla nostra lista dei desideri. Capodanno a New York ci sembrò la soluzione migliore. Per motivi lavorativi prenotammo due partenze diverse…”

Paolo: “Il mio programma prevedeva la partenza il 29 Dicembre con queste tappe Milano – Londra – New York. La tragedia comincia già a Milano. L’ aereo Milano – Londra parte con 4h di ritardo causa nebbia all’aeroporto di Heathrow. Arrivo a Londra e la coincidenza per New York era già partita. Nessuno riesce a darci informazioni precise, ci dicono che il volo verrà riprogrammato, ci lasciano un voucher da 5£ per mangiare e dicono di arrangiarci per un albergo. Mi trovo ad un bivio: uscire dall’aeroporto e festeggiare il capodanno a Londra oppure accamparmi lì e sperare che mi diano un volo utile per arrivare in tempo a New York per il capodanno.  Opto per la seconda ed in contemporanea…”

Dario: “…in contemporanea il 29 Dicembre alle 16.01 la mia compagnia aerea mi manda una mail in cui mi comunicano che era stato cancellato il volo da Milano Malpensa a Londra e che mi assegnavano un altro volo. Il problema era che l’altro volo prevedeva l’arrivo a New York alle 21.30 del 31 Dicembre. Alle 4.01 arriva un’altra mail in cui mi comunicano che anche il volo Londra – New York era stato annullato.  Ovviamente, quando le cose vanno cosi cominci ad entrare in dei trip mentali assurdi. Ma il pensiero che mi più mi assillava era il fatto che il nostro sogno stesse sfumando cosi. Mi armo di ottimismo ed arrivo a Malpensa. Con un po’ di insistenza riesco ad ottenere un volo diretto per New York da Linate. 120€ di taxi (con annesse espressioni colorite che non posso riportare, ndr) e riesco a partire in tempo.”

Paolo: “Alla fine la sorte ci ha premiati. Io sono ripartito la mattina dopo e siamo arrivati al JFK quasi in contemporanea!Un lungo abbraccio e via a goderci la Grande Mela!”

New York by night
Statua della libertà – New York
Skyline New York

Racconti di viaggio. Un momento divertente.

Entrambi: “Non c’è un momento in particolare. Ma Cuba ci ha regalato davvero momenti unici e ricchi di emozioni!”

Cuba a cavallo

 

Racconti di viaggio. Un viaggio “fuori budget”. 

Entrambi: “New York! E’ davvero carissima. Tralasciando le peripezie per arrivarci ed le spese impreviste, ti racconto che abbiamo fatto colazione americana in un bar di fronte alla Central Station ed abbiamo pagato 37$ a testa. A piazza Garibaldi con 2€ avrei mangiato di più!”

Racconti di viaggio. Il viaggio più economico.

Paolo: “Le capitali dell’ est sono tutte molte economiche. Sofia e Bucarest sono davvero low cost!”

Dario: “Io ho pagato pochissimo per andare a Siviglia e la consiglio a tutti, sopratutto nel periodo della “feria de abril“. E’ davvero magica l’atmosfera che si respira!”

Festa d’Aprile – Siviglia

 Racconti di viaggio. Il viaggio che rifareste.

Dario: “Sicuramente New York. La città è immensa. Forse non basterebbero 2 settimana per vederla tutta.”

Paolo: “Nessuno!Ho ancora troppi posti da visitare. Alcune volte trovo offerte low cost per posti che ho già visitato e mi vieni voglia di tornarci. Poi però mi fermo a pensare e mi ripeto che quel tempo e quelle risorse possono essere utilizzate per un luogo che non ho ancora visitato!”

Racconti di viaggio. Il viaggio che desiderate fare e che ancora non avete fatto.

Dario: “Hawaii!” (desiderio anche mio!, ndr)

Paolo: “Australia! Mi piacerebbe girarla un po’ tutta. Insieme all’Africa, l’Oceania è un continente che ancora mi manca!”

Racconti di viaggio. Il prossimo viaggio.

Paolo: “Ad agosto sarò in Colombia, poi Varsavia ed Edimburgo!”

Poi mi fa vedere le foto della villa che ha preso a Cartagena e l’idea che abbiano vinto il Superenalotto sfiora anche me! 🙂

Dario: “Io sono ancora in alto mare, ma molto probabilmente sarà la Thailandia!”

Ultima domanda. Un consiglio che volete dare a chi vuole cominciare a viaggiare di più.

Entrambi: “Secondo noi le persone vengono frenate perché pensano troppo. La lingua, il lavoro, il prezzo. I nostri viaggi più belli sono stati quelli improvvisati. Una soluzione si trova sempre! Quindi se volete viaggiare o vedere un posto non fermatevi lì a pensarci troppo, andate in agenzia (o da soli) e prenotate la vostra prossima meta!”

 

 

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Raffaele Cappiello

Travel Writer / Content Manager / Blogger. | Dal 2017 scrivo per One More Trip, una passione che si è trasformata in un lavoro a tempo pieno, un sogno che si è trasformato in realtà. Da buon nerd, nella mia valigia non può mancare un libro oppure un manga

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