La Thailandia è conosciuta in tutto il mondo anche come la Terra dei Sorrisi. Ma non essere abbastanza prudenti qui potrebbe portare via il sorriso dalle vostre facce. Le truffe a Bangkok sono, ben o male, sempre le stesse da anni. Un articolo simile mi ha evitato di essere l’ennesima vittima ignara del furbetto di turno. Di seguito una lista delle truffe più diffuse in Thailandia, come funzionano e come evitarle.
Truffe in Thailandia. “Il Palazzo Reale è chiuso…
…per una cerimonia!”. No, non imprecate il cielo e non prendetevela con la sfortuna. Nei pressi del Palazzo Reale verrete avvicinati da un Thailandese con un inglese particolarmente buono e vi darà la triste notizie. In seguito si proporrà come vostra guida turistica personale ad un prezzo conveniente. Oltre a perdere l’opportunità di visitare una delle gemme di Bangkok, finirete per pagare più del dovuto e sarete in balia della vostra “guida turistica”
Truffe in Thailandia. Gemme che valgono oro…
…e poi scoprire che sono solo sassi levigati. Vi diranno che in Thailandia c’è abbondanza di gemme per giustificare il prezzo basso. Vi faranno vedere testimonianze di presunti clienti che sono riusciti a pagarsi le vacanze con la compravendite delle stesse. Diffidate da chi vi promette soldi facili ed non acquistate le gemme a meno che non siate esperti in materia, in caso contrario vi potreste trovare solo con un pugno di sassi!
Truffe in Thailandia. “Treni pieni…
…viaggiate con l’autobus!”. Alla stazione di Hualamphong un finto funzionario delle ferrovie si avvicinerà affermando che i treni sono tutti pieni o soppressi e vi dirotterà alla più vicina agenzia turistica facendovi spendere tre o quattro volte la cifra che avevate preventivato.
Situazione simile si verifica nel caso in cui vogliate dirigevi ad Ayutthaya. Un vero funzionario delle ferrovie cercherà di scoraggiarvi in tutti i modi dal viaggiare con il treno di terza classe dicendovi che è riservato ai thailandesi e che i turisti sono obbligati a viaggiare in piedi. Il fine ultimo è quello di farvi acquistare il biglietto del treno veloce che costa 340 bath e che impiega 50′ per arrivare a destinazione. Se vuoi sapere di più leggi anche Da Bangkok ad Ayutthaya. Un giorno nell’antica capitale del Siam
Truffe in Thailandia. Tassametro rotto
Il taxi è il modo più economico di muoversi a Bangkok. Puoi arrivare da un capo all’altro della città con meno di 4€. L’impresa ardua è trovare un tassista onesto che azioni il tassametro. Tuttavia, dopo aver vissuto in prima persona cosa significhi restar imbottigliato nel traffico della capitale, un po’ li capisco. Consigliarvi di aspettare un tassista che rispetti la legge vi potrebbe a perdere tantissimo tempo, quindi diventa più sbrigativo trattare sul prezzo.
Se sei curioso di conoscere gli altri modi di muoversi a Bangkok leggi: Bangkok cosa vedere e come sopravvivere alla città degli angeli
Truffe in Thailandia. Il cambio che non quadra
Inutile negarlo, quando per la prima volta ho effettuato un acquisto in bath, ho capito come si sono sentiti i miei nonni al momento del passaggio dalla lira all’euro. Di ciò è consapevole anche qualche disonesto commerciante locale. Controllate sempre il resto ed affidatevi ad uffici di cambio rinomati.
Truffe in Thailandia. Scooter danneggiato
Truffa molto popolare nelle zone turistiche. Il vostro locatore alla restituzione delle scooter (valida anche per le moto d’acqua) vi farà notare danni che, a suo dire, prima non erano presenti. Quindi vi chiederà soldi extra per far fronte alle spese di riparazione. I consigli in questo caso sono due. Il primo è quello di fotografare il veicolo prima del noleggio chiedendo di mettere per iscritto tutti i danni che presenta. IL secondo è quello di non lasciare MAI il passaporto come deposito cauzionale
Truffe in Thailandia. 21 vittoria, grande baldoria
L’approccio in questo caso è molto originale. Un uomo si avvicinerà e comincerà a fare domande sulla tua provenienza. Una volta raccolte tutte le informazioni ti dirà che la sorella minore verrà presto nel tuo paese per completare gli studi. A quel punto ti chiederà di seguirlo a casa per offrirti un caffè e farti conoscere la studentessa. Ti troverai improvvisamente a giocare a Blackjack con lui ed altri. A questo punto ti chiederanno dietro ricompensa di truffare il pollo di turno e quindi di reggere il gioco. Peccato che alla fine il pollo sei tu!
Qui, basta un po’ di buon senso ed evitare di seguire uno sconosciuto a casa. Inoltre il gioco d’azzardo è vietato in tutte le sue forme in Thailandia e rischiate grosso in caso di una retata da parte della polizia locale.
Se se indeciso su quale quartiere scegliere a Bangkok, leggi la mia guida su come dormire in un hotel di lusso spendendo poco!
Truffe in Thailandia. Strip tease troppo economici…
…per essere veri! Non so voi, ma io non ho mai sentito dell’esistenza di spettacoli sexy a poco prezzo. Cosa vi fa pensare che sia vero il contrario in Thailandia? Diffidate da chi vi invita nel suo bar, dove con 100 bath puoi ordinare un drink ed assistere al famoso ping pong show; il conto che arriverà quando lascerete il locale sarà molto più salato.
Truffe in Thailandia. Amore sono incinta
Tranquilli, non ci sarà nessuno pargoletto dagli occhi a mandorla a chiamarvi papà, è solo la trovata della vostra conquista asiatica (anche se a questo punto dovrete ammettere che tanto conquista non fu) per spillarvi dei soldi. La giovane e bella (spero per voi) donna vi chiamerà dopo qualche tempo dalla vostra notte d’amore e, approfittando della vostra lontananza, vi dirà che aspetta un bambino e che ha bisogno di soldi per l’aborto o per il mantenimento del piccolo. Le soluzioni sono due scappare in Messico o tornare lì e togliersi qualsiasi dubbio facendo effettuare alla ragazza un’ecografia.
Con questo non voglio scoraggiarvi dal visitare questa fantastica nazione, anzi la maggior parte dei thailandesi sono persone sorridenti e disponibili. Semplicemente, un po’ di attenzione in più non guasta mai, ma sopratutto vi eviterà di trovarvi in brutte situazioni che potrebbero compromettere il bel ricordo di questo viaggio.